Modelli economici.

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Modelli economici in sintesi.
  1. IL MODELLO ECONOMICO GIUSTO (spiegato con l'esempio del catino pieno d'acqua).
  2. MODELLO ECONOMICO UMANISTICO vs. MODELLO ECONOMICO MERCATISTICO.
  3. ECONOMIA LIBERISTA O ECONOMIA COMUNISTA?  NESSUNA DELLE DUE.
  4. MODELLO MONETARIO POSITIVO E MODELLO MONETARIO NEGATIVO.
  5. PER RENDERE EFFETTIVO IL MODELLO MISTO PUBBLICO-PRIVATO È NECESSARIO CHE SIANO FATTE RISPETTARE LE REGOLE SCRITTE NELLA NOSTRA COST.

 

 

INTRODUZIONE: Modelli economici in sintesi.

1% vs. 99%.

  • Il modello economico MERCATISTA NeoLiberista mette al centro il MERCATO coi suoi bisogni, e accentra le ricchezze ed i poteri nelle mani dell'1%.

  • Il modello economico UMANISTA PostKeynesiano mette al centro l'UOMO e distribuisce le ricchezze ed i poteri nelle mani dell'99%.

NON esiste l'economia giusta, ma l'economia a favore di:

  • Le manovre economiche RESTRITTIVE NeoLiberiste fanno accentrare i soldi nelle tasche dell'1%.

  • Le manovre economiche ESPANSIVE PostKeynesiane fanno distribuire i soldi nelle tasche del 99%.

NON viceversa.

 

 

1) IL MODELLO ECONOMICO GIUSTO (spiegato con l'esempio del catino pieno d'acqua).

NON ESISTE IL MODELLO GIUSTO, MA QUELLO A FAVORE DI.

Si pensi ad un catino pieno d'acqua dove il liquido starebbe a rappresentare la liquidità cioè la ricchezza.
Immaginiamo di sagomare una lastra di compensato e inserirla nel catino a galleggiare sulla superficie liquida.
Immaginiamo di eseguire un foro sulla lastra e di inserirvi dentro una cannuccia.
Ok.
Ora immaginiamo di comprimere con le mani il compensato verso il basso.
Ebbene:
Riuscite a intuire che se si comprime il liquido/economia nel catino di 1 solo cm, nella cannuccia sale di almeno una spanna?
Si può quindi definire CRISI la compressione dell'economia nel catino?
Ovviamente dipende da che parte stai.
- Se stai nella parte del catino la crisi c'è.
- Ma se stai nella parte della cannuccia, altro che crisi, l'economia va addirittura gonfie vele.
Ora cominciamo a capire quale sia la funzione del modello economico e come si faccia a distinguere quello giusto.
Il modello giusto è quello che fa aumentare il livello del liquido nella parte desiderata.
Nel caso del catino in questione ad esempio avremo che:
- Quelli che stanno nella parte del catino desidereranno un modello (o sistema) che promuova la RISOLUZIONE DELLA CRISI.
- Quelli che stanno nella parte della cannuccia desidereranno un modello (o sistema) che promuova l' AGGRAVAMENTO DELLA CRISI.
Avete capito bene:
La classe dominante dell'1% spinge per avere sempre più crisi e sempre più gravi (vedi pag 13 PILLOLA TRATTATI).
Ci si rifletta.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

2) MODELLO ECONOMICO UMANISTICO vs. MODELLO ECONOMICO MERCATISTICO.

IL MODELLO UMANISTICO RUOTA INTORNO ALL'UOMO, IL MODELLO MERCATISTICO RUOTA INTORNO AL MERCATO.

L'economia è una creazione dell'uomo.
Lo scopo dell'economia è quello di creare un equilibrio che consenta all'uomo, all' intera società umana, di vivere bene, in modo coeso e pacifico ed ecosostenibile.
Questo però si ottiene solo a patto che il modello economico adottato vada nella giusta direzione.
Ebbene: il modello economico attuale NeoLiberista basato sulla legge del mercato deregolamentato, che si dovrebbe autobilanciare spontaneamente da solo (questo a detta dei NeoLiberisti) NON sta andando nella direzione giusta, e tutti gli indicatori economici lo stanno testimoniando.
Il concetto è più semplice che mai.

  • IL MODELLO ECONOMICO UMANISTICO: E' un modello che si basa sui bisogni e le esigenze dell'uomo.

  • IL MODELLO ECONOMICO MERCATISTICO: E' un modello che si basa sui bisogni e le esigenze del mercato.

ATTENZIONE: Il mercato ha un senso entro quelle che sono le sue finalità, ovvero la finalità di regolare gli scambi dei beni tra le persone in ambito economico.
Non può certo occuparsi di stabilire le regole che determinano la vita delle persone.
Oggi il mercato sta determinando la vita delle persone, e si badi, benchè le costituzioni di matrice democratica stabiliscano che NON deva categoricamente essere così.
Ci si rifletta.  Vedi pag ControLimiti costituzionali.

NOTA BENE: Per capire cosa si intende per modello economico UMANISTICO, si leggano attentamente i principi fondamentali della costituzione italiana.
A seguire riportiamo l'aticolo più emblematico, ovvero l'Art.3:

Art.3 Cost: E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Il modello NeoLiberista pone questi ostacoli, e dunque va rimosso.

Scritto da: Cristian Minerva
Fonte:   Princìpi fondamentali.   Manifesto economia umanistica.  Il falso liberismo dell’ordoliberismo.   Zero liberismo

 

 

3) ECONOMIA LIBERISTA O ECONOMIA COMUNISTA?  NESSUNA DELLE DUE.

MODELLO ECONOMICO MISTO FRA PUBBLICO E PRIVATO A MONETA SOVRANA FIAT, L'ECONOMIA A FAVORE DEL 99% DELLE PERSONE E NON DEL SOLO 1%.

Premessa: La rappresentazione dei modelli economici qui di seguito esposta, è stata formulata secondo una mirata schematizzazione volutamente enfatizzata, e non tiene conto (se non in modo estremamente marginale) delle filosofie piuttosto che degli eventuali più o meno buoni intenti che contraddistinguono ciascuna dottrina.

Entrambi i modelli economici (LIBERISTA e COMUNISTA), pur essendo agli antipodi, rappresentano in qualche modo due facce della stessa medaglia, ovvero un'economia sviluppata a favore di pochi a scapito di  tanti.  Vediamo perchè.
Nello specifico:

-A) ECONOMIA LIBERISTA:

E’ l’economia sviluppata sulla base del libero mercato deregolamentato.
Il modello sarebbe sviluppato sul concetto che il mercato lasciato libero da interferenze sarebbe in grado di autoregolamentarsi portando il sistema economico verso un suo spontaneo naturale equilibrio all'interno del quale le ricchezze ed i poteri si distribuirebbero in modo omogeneo fra tutti.
Invece all'atto pratico accade che nel mercato deregolamentato si inneschi un circolo vizioso nel quale i forti diventano sempre più forti e i deboli sempre più deboli, con conseguente concentramento delle ricchezze e dei poteri nelle mani di sempre più ristrette cerchie di persone a scapito di tutte le altre.
Ad essere favoriti in questo schema sono i grandi operatori commerciali/finanziari privati (multinazionali/corporations), ovvero gli interessi di quelle poche persone così dette elites che vi ruotano intorno:
A prevalere, sono gli interessi di pochi sui tanti. 
Il modello è sviluppato intorno alle esigenze dei business e dei profitti dei grandi operatori commerciali (multinazionali/corporations appunto) che sovrastano su tutto e tutti.
Ad essere al di sopra di tutto dunque, sono i diritti di tali soggetti giuridici e dei prodotti che devono essere venduti.
Lo Stato è ridotto al minimo e la proprietà, le ricchezze ed i poteri tendono ad essere integralmente PRIVATI e tendenti verso una condizione di monopolio/oligopolio privato.
Tale modello economico è determinato dall’istituzione di una rispettiva COSTITUZIONE che ne possa garantire legalmente/giuridicamente i suoi basilari princìpi.
– La COSTITUZIONE DI STAMPO LIBERALE/ NEOLIBERISTA (Trattato di Lisbona, 2007) si prefigge lo scopo di garantire i diritti per lo svolgimento del  libero mercato, difendendo i diritti dei prodotti che devono essere venduti; dunque impedirà agli Stati di possedere la proprietà dei servizi primari/pubblici che dovranno rigorosamente essere messi sul mercato (trattato per la commercializzazione di tutti i servizi GATS).
Lo Stato depauperato dei suoi strumenti nonché delle sue proprietà non potrà più garantire l’accesso indiscriminato ai servizi primari di pubblica utilità (sottrazione dei diritti su cui si fondano i principi della democrazia).
Inoltre i prodotti avranno il diritto di essere proposti sul mercato senza alcuna discriminazione (vedi prodotti della Cina), per cui, viene considerata lecita qualsiasi forma di sfruttamento di lavoro volta ad aumentare la competitività della produzione (distruzione del welfare e dei diritti dei lavoratori).

-B) ECONOMIA COMUNISTA:

E’ l’economia sviluppata sulla base del monopolio pubblico.
Il modello sarebbe sviluppato sul concetto di uguaglianza di tutte le persone, mentre all’atto pratico finisce per risultare piuttosto congeniale alle esigenze delle istituzioni pubbliche statali che sovrastano su tutto e tutti.
Ad essere al di sopra di tutto dunque, sono i diritti di tali soggetti giuridici e dei patrimoni pubblici di Stato, ovvero di quelle poche persone, così dette elites che vi ruotano intorno (i così detti uomini del Partito):
A prevalere, sono gli interessi di pochi sui tanti. 
Lo Stato è espanso al massimo e le proprietà, le ricchezze ed i poteri tendono ad essere integralmente Pubblici/Statali.

IL MODELLO GIUSTO E' QUELLO A META' STRADA TRA I 2.

Come si può facilmente intuire, il giusto modello economico è quello che sta a metà strada fra i due:
Tale modello economico esiste ed è quello proposto dalla costituzione italiana del ’48 (e dal “PROGRAMMA ECONOMICO ME-MMT“) che promuove un’ECONOMIA MISTA fra i due modelli sopra-citati, dove lo Stato attraverso la propria moneta sovrana, sviluppa un’economia a favore di tanti a scapito di pochi (per la verità non è neanche a scapito di pochi).

-C) ECONOMIA SOCIALE ECOSOSTENIBILE A MONETA SOVRANA FIAT:

E’ l’economia sviluppata sulla base del mercato regolamentato dallo Stato entro i “paletti” dell’interesse pubblico (dunque a favore del popolo):
A prevalere, sono gli interessi di tanti sui pochi.  
Il modello è sviluppato intorno alle esigenze dei cittadini/lavoratori che sovrastano su tutto e tutti:
Ad essere al di sopra di tutto dunque, sono i diritti delle persone.
Lo Stato ha una dimensione/presenza intermedia rispetto ai due modelli precedenti, ed anche la proprietà, risulta essere equamente suddivisa tra PUBBLICO e PRIVATO:
Quella pubblica comprende tutte le proprietà di tutti quelli che sono stati identificati come beni di primaria/pubblica utilità (quali acqua, sanità, previdenza, istruzione, trasporti, energia, telecomunicazioni, ecc. ecc.) che come tali devono essere proprietà imprescindibile dei popoli (in tal modo, lo Stato sarà in grado di garantire l’accesso indiscriminato a tutti i pubblici servizi, nel pieno rispetto dei principi su cui si fondano i diritti della democrazia).
Quella privata comprende invece tutto il resto.
I poteri (nonchè la ricchezza) sono in mano al popolo che li esercita nei limiti definiti dalla costituzione stessa. Tale modello economico è determinato dall’istituzione di una rispettiva Costituzione che ne possa garantire legalmente/giuridicamente i suoi basilari princìpi.
– La COSTITUZIONE DI STAMPO DEMOCRATICO SOCIALE (Costituzione Italiana, 1948) persegue l’obbiettivo di garantire ai cittadini la soddisfazione di tutti i fabbisogni primari.
Dunque tale costituzione mette al centro il benessere dei cittadini evitando che i fabbisogni primari possano essere messi sul mercato.
Lo Stato attraverso i suoi strumenti garantirà l’accesso indiscriminato a tutti quelli che sono i servizi di prima necessità, consentendo in tal modo la soddisfazione dei principi costitutivi su cui si fonda la democrazia. Sempre in quest’ottica, saranno regolamentati i diritti e la tutela dei lavoratori.

ATTENZIONE:  E' usanza diffusa qualificare l'ECONOMIA SOCIALE A MONETA SOVRANA FIAT come comunista, mentre i fatti smentiscono palesemente tale affermazione.
Le due componenti liberista e comunista infatti, sono presenti/assenti nella suddetta economia in egual misura.
A cambiare in maniera radicale invece sono i fini dell'economia di matrice sociale, dove a venire tutelati sono gli interessi delle persone e non quelli delle istituzioni statali o dei mercati.
A prevalere dunque in questo caso, non sono gli interessi di limitate elites di persone, ma bensì, gli interessi del restante 99%!
Tale ingannevole qualifica scaturisce dal fatto che noi viviamo in un sistema economico filo-liberista (vedi voce "Costituzione europea" nella sezione "Trattati internazionali") all'interno del quale sussiste la tendenza da parte dei media e delle istituzioni, ad essere propagato lo spettro del comunismo, allo stesso modo in cui in un sistema economico filo-comunista tende ad essere propagato viceversa lo spettro del liberismo/capitalismo.

CONCLUSIONE:

Benchè il modello costituzionale/MMT sia quello corretto/sostenibile, molti pensano che l'applicazione di tale sistema economico sia solo un'utopia...
In realtà è destinata a restare tale fino a che non si sarà propagata fra i popoli la conoscenza del reale funzionamento dei sistemi monetari moderni a moneta fiat e questo si ottiene solo studiando, SENSIBILIZZANDO e spingendo gli altri a fare altrettanto. 
Fino a che non si propagherà nel credo comune di ogni persona che i debiti pubblici non sono un debito del cittadino, ma l'esatto opposto, ovvero il loro attivo/ risparmio, qualsiasi Stato sovrano continuerà sempre inconsapevolmente ad autolimitarsi impedendo il conseguimento dei potenziali risultati possibili, ovvero il raggiungimento della piena capacità/piena occupazione (vedi pag "Piena capacità/Piena occupazione").
Si legga attentamente la pag "Modelli costituzionali".

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

4) MODELLO MONETARIO POSITIVO E MODELLO MONETARIO NEGATIVO.

A SECONDA DEL TIPO DI MONETA CHE SCEGLIAMO, CAMBIAMO IL MODELLO DI SOCIETÀ E IL MODELLO DI ECONOMIA CHE DECIDIAMO DI INTRAPRENDERE.

FABIO CONDITI (Presidente di "Moneta Positiva"): "Società, economia e moneta positiva.
Non è casuale questo accostamento.
Tra moneta, economia, e società ,c'è un legame stretto.
A seconda del tipo di moneta che scegliamo, cambiamo il modello di società e il modello di economia che decidiamo di intraprendere.
Ma esistono due modalità diverse all'interno di un sistema per generare modelli economici e di società completamente diversi:
Uno POSITIVO e uno NEGATIVO.
MODELLO POSITIVO: Se vogliamo una società POSITIVA è necessario che la moneta sia di proprietà dei cittadini e senza debito, cioè libera dal problema del debito.
L'economia conseguentemente deve essere:
- cooperativa,
- basata sul sociale e
- sui beni reali,
quindi sull'economia reale, quella che produce il benessere per tutti quanti noi.
La società conseguentemente deve essere fondata:
- sull'etica,
- sui valori,
- sui bisogni degli esseri umani.
MODELLO NEGATIVO:  Oggi invece viviamo in una società che è negativa dal nostro punto di vista, perché la moneta è privata, creata con i prestiti, è scarsa, e quindi non è sufficiente a generare benessere per tutti quanti noi.
L'economia conseguentemente è:
- competitiva,
- predatoria,
- finanziaria,
cioè basata quindi sull'economia finanziaria in cui l'economia reale purtroppo viene fagocitata e finanziarizzata.
La società conseguentemente che si sviluppa in un modello di società come questo è:
- materialista,
- diseguale,
- ingiusta.
La società POSITIVA produce democrazia.
In una società (NEGATIVA) come quella attuale, parlare di democrazia è un eufemismo.
Cioè:  la democrazia in questo caso non esiste perché chi comanda, come sapete, in questo periodo sono i mercati, sono lo spread, e sembra che tutto il problema ruoti solo attorno ai mercati finanziari.
La nostra vita, quella di tutti i giorni, non conta assolutamente niente.
Per riuscire a riprendere le fila di questo discorso dobbiamo partire dalle basi.
Le nostre basi sono la Costituzione.
Quali sono gli elementi costitutivi di uno Stato senza i quali lo Stato non esiste:
Il Popolo.
Il Territorio.
La Sovranità.
Il 3 elemento è quello chiave
Senza sovranità, c'è democrazia?
No!"
(Cit. Fabio Conditi).

Scritto da:   Cristian Minerva
Fonte:  Fabio Conditi, presidente dell'associazione "Moneta Positiva".      Video su YouTube "'ALBA DI UNA NUOVA MONETA PER L'ITALIA".

 

 

5) PER RENDERE EFFETTIVO IL MODELLO MISTO PUBBLICO-PRIVATO È NECESSARIO CHE SIANO FATTE RISPETTARE LE REGOLE SCRITTE NELLA NOSTRA COST.

IL MODELLO MISTO PUBBLICO-PRIVATO NON È UNA UTOPIA, MA UNA REALTÀ SANCITA NELLA COSTITUZIONE ‘48.

Il modello economico misto Pubblico-Privato per poter funzionare correttamente necessita di fare in modo che alcun soggetto possa destabilizzare il  sistema:
-sia dalla parte del settore pubblico,
-sia dalla parte del settore privato.

In altre parole:
-Così come nel settore pubblico nessuno deve poter abusare sfruttando l’economia pianificata dallo Stato a suo favore,
-Allo stesso modo nel settore privato nessuno deve poter abusare sfruttando l’economia di mercato contro l’interesse collettivo.

Domanda: E come si può impedire l’abuso in una direzione o nell’altra?
Risposta: Ponendo precise regole e facendole rispettare.

Queste regole/ leggi devono:
-Da una parte impedire che lo Stato diventi assistenzialista.
-dall’altra parte che i soggetti privati possano ledere/violare/usurpare l’interesse collettivo.

Ebbene: NON si tratta di una utopia, bensì di una realtà sancita nella costituzione del ‘48.

Il motivo per cui questa realtà NON ha fatto in tempo a giungere al suo compimento , è dovuto al fatto che ci sono state spinte (interne ed esterne alla nazione) che hanno fatto in modo che tali regole non venissero rispettate a pieno, contribuendo invece a modificare la costituzione stessa (vedi riforme costituzionali e strutturali) rendendo sempre meno possibile il conseguimento di tale risultato.

Per quelli che: “Ma la costituzione italiana del 48 era una costituzione inefficiente socialista di sinistra ke promuoveva l’assistenzialismo….”

A questi rispondiamo che:
La costituzione del ‘48 NON era
-né di sinistra
-né di destra
ma era a metà strada tra i 2 modelli.

L’articolo 1 della cost in oltre specifica che la Repubblica è fondata sul LAVORO, il che preclude che lo Stato NON possa di conseguenza erogare soldi senza che sia svolto un lavoro in contropartita.
E questo significa, ATTENZIONE:
-niente redditi di cittadinanza
-niente sussidi per la disoccupazione
-piuttosto che qualsiasi altra forma di assistenzialismo improduttivo.
Il fatto che questi tipi di assistenzialismo improduttivo ci siano stati, o ci siamo tutt’ora, NON è colpa della Costituzione, ma tutto il contrario, ovvero, è colpa del fatto che la Costituzione italiana NON sia astata attuata.

Scritto da: Cristian Minerva