Famiglia
Sequenza degli articoli:
- INTRODUZIONE: Famiglia in sintesi.
- I GENITORI DOVREBBERO OBBLIGATORIAMENTE ESSERE 2.
- I FIGLI DOVREBBERO ESSERE IL CORONAMENTO DELL'AMORE, E INVECE.
- SEPARAZIONE/DIVORZIO, MA SOLO FINO A CHE NASCE UN FIGLIO, DOPO SI ASPETTA IL 18° ANNO.
INTRODUZIONE: Famiglia in sintesi.
I bambini formano il proprio se e il loro modo di relazionarsi per osmosi attraverso l'ambiente familiare di riferimento circostante.
In epoca contemporanea l'ambiente familiare è arrivato a ridursi fino a un unico genitore, che per di più NON può essere presente poichè impegnato a lavorare, con tutte le conseguenze relazionali del caso al seguito.
Per tale ragione sarebbe indispensabile elaborare delle soluzioni necessarie a garantire ai nascituri un ambiente familiare adeguato e corretto che consenta loro uno sviluppo salubre della propria personalità.
E' un loro diritto che il genitore dovrebbe garantire, ad esempio rispettando opportune regole formulate ad hoc che attualmente NON esistono.
1) I GENITORI DOVREBBERO OBBLIGATORIAMENTE ESSERE 2.
1 SOLO GENITORE CHE DEVA LAVORARE, NON PUO' FISIOLOGICAMENTE ESSERE SUFFICIEMTEMENTE PRESENTE.
L'ambiente relazionare familiare in cui nasce e cresce un bambino, è alla base dello sviluppo della personalità.
Col passare del tempo e l'avvento della rivoluzione industriale, la società umana si è modificata radicalmente in poco tempo.
Il problema è che l'essere umano non abbia fatto in tempo ad "aggiornarsi"; l'organismo umano è rimasto lo stesso di sempre.
Il epoca arcaica i bambini nascevano e crescevano più o meno allo stesso modo in cui nascevano e crescevano i cuccioli in un branco.
In epoca contemporanea, l'ambiente familiare di riferimento circostante è arrivato a ridursi fino a un solo unico genitore, con una conseguente riduzione ai minimi termini degli schemi relazionali assorbiti dal bambino.
Per questa ragione diviene necessario porre in essere dei regolamenti che impediscano questa disfunzione, e garantiscano invece un ambiente familiare salubre altrementi negato.
In effetti:
Se già 2 genitori lavoratori a causa dell'impegno lavorativo fanno fatica a dedicare sufficiente tempo ai figli, figuriamoci un genitore unico.
Un esempio di soluzione potrebbe essere quella di impedire ai genitori di separarsi dopo la nascita di un figlio.
Scritto da: Cristian Minerva
2) I FIGLI DOVREBBERO ESSERE IL CORONAMENTO DELL'AMORE, E INVECE.
INVECE E' DIVENTATO IL SODDISFAMENTO DELL'EGO PERSONALE/INDIVIDUALE.
Un bambino che nasce cresce e sviluppa il proprio se e il proprio ModusOperandi relazionale in una famiglia salubre, assorbirà per osmosi gli stessi schemi.
Allo stesso modo:
In un ambiente insalubre assorbirà per osmosi altri schemi che risulteranno invece essere compromessi.
Per tale ragione occorre sviluppare regole che inducano le persone verso il ModusOperandi salubre, e scoraggino l'insalubre.
Ad esempio:
Scoraggiando le separazioni (dopo la nascita di figli), scoraggiando i genitori single, scoraggiando i genitori che vertano in condizioni socio-economiche capestro, ecc...
Vale la regola che:
Ognuno è libero di fare ciò che vuole per la sua persona, ma allo stesso modo devono essere rispettati e garantiti i diritti dei nascituri.
Anteporre/Sovrapporre il diritto al proprio ego a scapito di quello del figlio, NON è un atto di libertà, giacchè la tua libertà finisce dove comincia quella di un altro.
Scritto da: Cristian Minerva
3) SEPARAZIONE/DIVORZIO, MA SOLO FINO A CHE NASCE UN FIGLIO, DOPO SI ASPETTA IL 18° ANNO.
OGNUNO HA IL DIRITTO DI FARE CIO' CHE VUOLE, RISPETTANDO PERO' SEMPRE I DIRITTI ALTRUI, E DUNQUE DEI FIGLI.
Vale la regola che:
Fino a che NON subentrano figli coi loro diritti, ognuno è libero di separarsi/divorziarsi come e quando vuole.
Ma solo fino a che NON nasca un figlio.
Dopo di che, a contare sono anche i diritti del figlio insieme a quelli dei genitori.
I figli NON chiedono di venire al mondo. E' una decisione dei genitori che si devono gioco-forza fare carico della responsabilità.
NON esiste che dopo aver fato un figlio, un genitore si sottragga AntePonendo i suoi diritti a quelli del figlio.
Una volta messo al mondo, il figlio dovrebe avere diritto a poter disporre del contesto familiare salubre, indispensabile per consentire lui di formare una personalità sana.
Solo al termine di questo sano sviluppo, che si potrebbe considerare compiuto al compimento dei 18 anni, allora il genitore recupererebbe il diritto alla separazione/divorzio.
Adottando questa regola, le persone ci penserebbero su 1000 volte prima di mettere al mondo figli, giacchè altrimenti si ritroverebbero obbligati a dover convivere con un coniuge da cui vorrebbero separarsi.
Oggi invece senza questa regola, la stragrande maggioranza delle persone si sposa, fa figli, e dopo qualche anno presuntuosamente già si separa, anteponendo i propri diritti a quelli dei figli.
State certi che con una regolamentazione di questa abusiva prassi, le stesse persone che oggi-giorno figliano e si separano con estrema leggerezza, ponderebbero molto bene le loro azioni, a tutto vantaggio dei figli e della società.
Con questa regola la stragrande maggioranza dei nuovi nascituri verrebbe al mondo in famiglie certamente più ponderate e collaudate di quelle attuali.
Per le restanti famiglie disgraziate in balia di genitori sciagurati, si adotterebbero provvedimenti (da valutare) volti sempre cmq a salvaguardare i figli malcapitati, e a scoraggiare la cattiva condotta da parte dei genitori inappropriati.
Scritto da: Cristian Minerva