Dimostrazione EurExit.

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: L'effetto Euro a colpo d'occhio.
  1. MERCATI GLOBALIZZATI - L'EURO ALTERA I LISTINI PREZZI DEI PAESI MEMBRI: CON QUESTO TRUCCO LA GERMANIA VINCE, E L'ITALIA PERDE
  2. SPIEGAZIONE DEI CAMBI (approfondita): FLUTTUANTI e FISSI.
  3. PROVE DIMOSTRATIVE.
  • CONCLUSIONI: I nostri diretti competitor sono in svalutazione competitiva permanente.

 

 

INTRODUZIONE: L'effetto Euro a colpo d'occhio.

A seguire i grafici delle bilance commerciali import/export di Italia e Germania fuori e dentro l’Euro.
FUNZIONALITA': Sfruttando la conoscenza di queste basilari nozioni, un popolo sufficientemente informato sarebbe in grado di orientare la governance nazionale a negoziare soluzioni favorevoli ai fabbisogni del proprio paese all'interno dell'Unione europea in primis, e più in grande nel panorama GeoPolitico mondiale/globale.
Ergo: Se si vuole stare in UE è necessario sapere cosa poter/dover pretendere dagli altri paesi-membri, allo stesso modo in cui gli altri paesi membri (e NON) fanno con noi, o per meglio dire: CONTRO di noi (vedi pag "Dimostraz. violazione trattati" e "Situazione Germania").

Senza l’Euro (anni ‘90)
-Export italiano positivo (+)
-Export tedesco negativo (-)

Con l’Euro (anni ‘00)
-Export italiano negativo (-)
-Export tedesco positivo (+)

Il perché di ciò è spiegato dai diretti fautori/promotori dell’Euro (sia nazionali che stranieri):

LUIGI SPAVENTA (nel 1978): “Col vincolo valutario dello SME, l’Italia subirà una perdita di competitività che la indurrà a deflazionare la sua economia con conseguente perdita di esportazioni, di occupazione e di reddito (e dunque di PIL).”[Cit. Luigi Spaventa]

GIORGIO NAPOLITANO (nel 1978): “Il sistema EuroMonetario SME invece di garantire lo sviluppo dei paesi a moneta debole (come l’Italia), serve a garantire lo sviluppo dei paesi a moneta piu’ forte (come la Germania).”[Cit. Giorgio Napolitano]

JACQUES CHIRAC (nel 1996): "Moneta unica per controllare la Lira: Contrariamente a quel che molti pensano, NON sono le iniziative del Sud-Est asiatico ad essere inquietanti per la produzione francese nel tessile, ma è la Lira italiana.”[Cit. J.Chirac]

ROMANO PRODI (nel 2013): “La Germania NON ha mai potuto accumulare un surplus di esportazioni senza l’Unione EuroMonetaria!” [Cit. R.Prodi]

SKA KELLER (nel 2014):  “Se la Germania lasciasse l’Euro, perderemmo moltissimi posti di lavoro nel settore delle esportazioni perchè nessuno mai comprerebbe più i prodotti carissimi tedeschi poichè non ci sarebbe più l’Euro.
Non ha senso lasciare l’Euro, creerebbe una perdita di posti di lavoro enorme (in Germania).”[Cit. Ska Keller]

THEO WAIGEL (nel 2015): “Se la Germania oggi uscisse dall’unione monetaria, allora avremmo immediatamente, il giorno dopo, un apprezzamento tra il 20% e il 30% del Marco tedesco che tornerebbe nuovamente in circolazione. Chiunque si può immaginare che cosa significherebbe per il nostro export, per il nostro mercato del lavoro, o per il nostro bilancio federale.“[Cit. T.Waigel]

VLADIMIRO GIACCHE' (nel 2021): "Il valore della moneta unica è una media tra monete più forti e monete più deboli.
La moneta unica è:
- permanentemente SOTTOvalutata rispetto alla forza reale di alcune economie come la Germania,
ed è
- permanentemente SOPRAvvalutata nei confronti delle più deboli tra cui l'Italia." [Cit. Vladimiro Giacchè (dal min. 45:25)]

Ed altri ancora.

Nell’articolo seguente la spiegazione nel dettaglio..

 

 

1) MERCATI GLOBALIZZATI - L'EURO ALTERA I LISTINI PREZZI DEI PAESI MEMBRI: CON QUESTO TRUCCO LA GERMANIA VINCE, E L'ITALIA PERDE.

CON L'EURO, I LISTINI PREZZI DEL MADE IN ITALY SUI MERCATI GLOBALI RISULTANO ARTIFICIALMENTE RINCARATI, MENTRE QUELLI DEL MADE IN GERMANY VICEVERSA VENGONO SCONTATI.

PREMESSA: Il seguente articolo NON intende l'ItalExit, bensì intende promuovere un VERO europeismo paritario, diverso da quello FALSO impari attualmente in corso.
Ergo: Se si vuole stare in UE è necessario sapere cosa poter/dover pretendere dagli altri paesi-membri, allo stesso modo in cui gli altri paesi membri (e NON) fanno con noi, o per meglio dire: CONTRO di noi.

Nel seguente articolo verranno spiegati e dimostrati gli effetti provocati dal vincolo EuroMonetario.
L'Italia è già uscita una volta dal Sistema Euro Monetario (SME), esattamente nel 1992, e quindi si sa con certezza quello che accade con l'EurExit alle economie dei PaesiMembri..
- L'Italia entrò infatti nel Sistema Euro Monetario (SME) nel 1979, e poi ne uscì nel 1992.
- Poi l'Italia firmò nel 1997 per rientrare nello SME con conseguente riagganciamento valutario nel 1999, e dal 2002  in poi la moneta ECU dello SME venne emessa nelle sembianze materiali di CartaMoneta Euro.
Ma la faccenda del cambio ha sempre continuato a funzionare alo stesso modo (vedi pag "SME ed ECU").

Quando gli Stati aderiscono ad una UnioneMonetaria, accade che il valore della MonetaUnica scaturisca dalla media di tutte le valute dei paesi-membri che si incontrano a metà strada tra di loro.
Il che significa:

  • -che i paesi che arrivano da un cambio pesante scendano, mentre

  • -i paesi col cambio leggero salgano.

Tradotto:
All'indomani della conversione,

  • i paesi col cambio pesante (Nord-Europa) SCONTANO tutti i loro ListiniPrezzi verso i MercatiGlobali, mentre

  • i paesi col cambio leggero RINCARANO (Sud-Europa) tutti i loro ListiniPrezzi verso i MercatiGlobali.

Di quanto?
Fino anche al 20% o 30%, a seconda della valuta che si prende come riferimento.
Per tale ragione ogni qualvolta si organizza una UnioneMonetaria, sarebbe necessario apporre all'unione degli strumenti economici-monetari volti a compensare le disfunzioni causate dalla suddetta alterazione valutaria, la quale si manifesta in modo matematico.
Se NON lo si fa, significa che l'UnioneMonetaria in questione sia stata concepita come strumento di colonizzazione che consenta ai paesi col cambio forte di assorbire in modo velato quelli col cambio debole, ciò che ad esempio ha fatto la Germania dell'Ovest con la Germania dell'Est dopo la caduta del muro di Berlino.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: MMT

 

 

2) SPIEGAZIONE DEI CAMBI (APPROFONDITA): FLUTTUANTE e FISSO.

CON I CAMBI FLUTTUANTI I LISTINI PREZZI SONO REALI, CON L'UNIONE MONETARIA I LISTINI PREZZI SONO ALTERATI.

- CAMBIO FLUTTUANTE (exLira, exMarco, exFranco, ecc.):

Senza l'Unione Monetaria, ogni paese opera sui mercati con la propria valuta.
Significa che ogni Nazione opera con i listini prezzi dei suoi prodotti nazionali quotati col proprio cambio valutario nazionale:
- L'Italia in Lire.
- La Germania in Marchi.
- La Francia in Franchi.
ecc. ecc.
Vale la regola per cui:
Il paese che esporta i suoi prodotti all'estero, induce gli altri paesi (quelli importatori) ad acquistare la sua valuta nazionale, che di conseguenza si apprezza sui mercati globali.
Poi con la valuta apprezzata, la "nostra" Nazione è in grado di acquistarsi a sua volta tutte le importazioni di cui l'economia necessita (nel caso dell'Italia le materie prime).
In questa modalità a cambi fluttuanti, accade che se un paese esportatore stia esportando troppo, magari perchè sta pagando i debiti di guerra (come ad es. la Germania), "si ritrova con la sua valuta che diviene talmente cara da rendere i suoi prodotti troppo costosi e dunque invendibili sui mercati globali" [cit Ska Keller EuroParlamentare tedesco].
Ma questo è un bene perchè così il paese eccessivamente esportatore rallenta, consentendo agli altri di recuperare il terreno perduto.
E così si resta tutti in equilibrio.
Col cambio fisso invece le cose cambiano.

- CAMBIO FISSO (ECU/Euro):

Con l'Unione Monetaria accade che le valute degli Stati si vincolino fra di loro.
Significa che ogni Nazione NON operi più con i listini prezzi nazionali, ma i prezzi vengano convertiti nel nuovo cambio valutario unico (ECU/Euro).
E come si calcola il valore dell'ECU/Euro?
Il problema sta proprio qui:

VLADIMIRO GIACCHE' (min. 45:25): "L'ECU/Euro scaturisce dalla media di tutte le valute dei paesi partecipanti l'unione.[...]"

Significa che se nell'unione ci sono 2 paesi coi cambi agli antipodi, come ad es:
- La Germania da una parte col cambio molto pesante,
- L'Italia dall'altra parte col cambio molto leggero,
i 2 cambi per incontrarsi a metà strada si devono andare incontro, il che significa:
- che la Germania va svalutando, e
- che l'Italia va rivalutando.
Quindi, a partire dal giorno dell'unione monetaria accadrà che:
- i paesi come la Germania che vanno svalutando, coi ListiniPrezzi ribassati cominceranno ad esportare a go-go,
- i paesi come l'Italia che vanno rivalutando, coi ListiniPrezzi rincarati smetteranno di esportare rimanendo al palo.
Questo è il primo baro a favore dei paesi forti, a scapito dei più deboli.
Il secondo baro deriva dal fatto che col cambio fisso, il paese che esporta molto NON subisce più il rincaro della sua moneta, visto che come abbiamo detto i cambi ora sono vincolati.
Questa disfunzione però non è che svanisca come se nulla fosse, ma si trovi a scaricarsi all'interno dell'unione monetaria indebolendo sempre di più i paesi deboli, e rafforzando quelli forti.
In sostanza accade che:
- La Germania aumentando le sue esportazioni, aumenta il suo PIL (l'export è una componente del PIL), e in questo modo si ritrova nella posizione di poter aumentare in rapporto al PIL anche la sua spesa pubblica, compiendo dunque politiche espansive che espandono l'economia.
Viceversa,
- L'Italia vedendosi ridotte le sue esportazioni, diminuisce il suo PIL (l'export è una componente del PIL), e in questo modo si ritrova nella posizione di dover diminuire in rapporto al PIL anche la sua spesa pubblica, compiendo dunque politiche restrittive che strozzano l'economia.
Il risultato con l’Euro è che i forti diventino sempre più forti, e i deboli sempre più deboli.
Tutto questo, fino a che i paesi-membri continuino a rimanere nell’Unione Monetaria.

- SCIOGLIMENTO DELL'UNIONE MONETARIA:

Quando l'Unione monetaria si scioglie, semplicemente accade che i cambi dei paesi partecipanti si riposizionino ai valori corretti, ovvero:
- I Paesi forti ritornano ad avere il cambio pesante.
- I Paesi deboli ritornano ad avere il cambio leggero.
(Vedi "PROVE DIMOSTRATIVE" a seguire).  

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: MMT

 

 

3) PROVE DIMOSTRATIVE.

SEQUENZA DELLE PRINCIPALI PROVE DIMOSTRATIVE DI CIO' CHE ACCADE ALLE ECONOMIE DEI PAESi-MEMBRI DENTRO E FUORI DALL'EURO.

E' in corso da tempo un'accesa diatriba tra:
- Euro-favorevoli.
ed
- Euro-scettici.
In tale scontro vengono proposte sia da una parte che dall'altra, varie ipotesi su quello che potrebbe accadere nel momento in cui l'Italia si dovesse sganciare dall'Unione EuroMonetaria.
Tra le varie ipotesi MainStream maggiormente diffuse, riassumiamo qui di seguito un breve elenco delle salienti:

  • - L'Italia con la valuta debole (fuori dall'Euro) NON riuscirebbe più ad importare le materie prime/energia, se NON a caro prezzo.

  • - I costi di produzione italiana, a causa del rincaro delle materie prime/energia, schizzerebbero alle stelle facendo aumentare tutti i prezzi.

  • - L'inflazione provocata dall'aumento generale dei costi/prezzi si impennerebbe.

  • - La perdita di affidabilità da parte dell'Italia causerebbe una sfiducia degli investitori nazionali e NON, i quali andrebbero a richiedere tassi di interesse maggiori sui Titoli di Stato italiani, con conseguente aumento dello SPREAD.

  • - La competitività italiana crollerebbe.

  • - L'export crollerebbe.

  • - I risparmi si ritroverebbero ad essere polverizzati (dall'inflazione dilagante).

Ecc. ecc....
Insomma, una catastrofe.
Ebbene.
Nel 1992 l'Italia si sganciò dallo SME con conseguente riposizionamento delle valute ai valori reali:
- La Germania circa il 20-30% in più,
- L'Italia circa il 20-30% in meno.
I risultati di ciò che accadde sono dimostrati a seguire (N° 7 prove dimostrative):

  • A) TITOLI DEI GIORNALI.

  • B) GRAFICI BILANCE COMMERCIALI.

  • C) TESTIMONIANZE STORICHE.

  • D) COMPETITIVITA'/PRODUTTIVITA' DENTRO e FUORI DALL'EURO.

  • E) TASSI DI INTERESSE DENTRO e FUORI DALL'EURO.

  • F) FALSO MITO DELL'INFLAZIONE.

  • G) REDDITO ITALIANO PRO-CAPITE DENTRO e FUORI DALL'EURO.

----- A) TITOLI GIORNALI.

PRIMA DELL’EXIT:

  • CORRIERE – ECONOMIA (giugno1992): Mario Monti: Svalutare la Lira? Follia!

  • LA REPUBBLICA (giugno 1992): Misure drastiche o la svalutazione.

  • LA REPUBBLICA (settembre 1992): E Spaventa è contrario alla svalutazione: Sarebbe folle e dannoso.

  • LA REPUBBLICA (settembre 1992): Prendi i BOT e scappa .

  • LA REPUBBLICA (settembre 1992): Agnelli e Abete: Due settimane di tempo per evitare il disastro.

Il 16 sett 1992, in seguito alla speculazione di Soros, Lira e Sterlina escono dallo SME, e la Lira, secondo le regole di calcolo del riallineamento del tasso di cambio, svaluta in una forchetta compresa fra il 20 e il 30% a seconda della valuta che si prende di riferimento (vedi art “COME SI RIPOSIZIONANO LE VALUTE QUANDO SI SVINCOLANO DAL LORO LEGAME” pag “SME ed ECU“).
Quello che accadde dopo l’exit, è testimoniato dai titoli dei giornali riportati qui di seguito (in ordine cronologico):

DOPO L’EXIT:

  • LA REPUBBLICA (gennaio 1993): Italia, bentornata sull’EuroMercato.

  • LA REPUBBLICA (gennaio 1993): Con il super Marco che blocca l'export tedesco, le PMI italiane sorridono.

  • LA REPUBBLICA (settembre 1993): Mario Monti: La svalutazione ci ha fatto bene.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1993): Germania mai così in basso.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1993): Made in Italy mai così bene.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1993): Esplode l’export grazie alla Lira.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1993): Bilancia commerciale. attivo record nel 1993: oltre 32 mila miliardi.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1993): Inflazione al 4% come nel 1969.

  • LA REPUBBLICA (1994): La Lira anticrisi scaccia il pessimismo.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1994): L’ export vola nel 1994.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1994): L’ inflazione cala al 3, 7 %.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1995): Crescita record, l’ economia vola.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1995): Industria, boom di fine secolo.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1995): Turismo straniero e’ un vero boom.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1996): Bilancia commerciale, 1995 senza precedenti.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1996): Primi in Europa per aumento del PIL: Italia, crescita record.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1996): Lira e borsa al galoppo.

  • CORRIERE – ECONOMIA (1996): La Lira rimonta sul Dollaro.

  • LA STAMPA (1996): Il marco fa scappare le imprese tedesche.

…. L’economia italiana vola fino a che qualcuno non ripropone di rivincolare il tasso di cambio allo SME.

  • LA REPUBBLICA (1996): Romano Prodi: Lira, l’Europa tifa per il ritorno nello SME.

  • LA REPUBBLICA (1996): Chirac: Moneta unica per controllare la Lira.

Nel novembre 1996 l’Italia firma per rientrare nello SME/Euro a partire dal 1999, e la situazione della nostra bilancia commerciale passa dal verde al rosso, mentre quella della Germania viceversa passa dal rosso al verde.

NOTA BENE: Per visionare alcuni degli articoli salienti fra quelli sopra indicati, vedi pag Articoli dimostrativi.

----- B) GRAFICI BILANCE COMMERCIALI.

I grafici seguenti della Bilancia commerciale forniscono una dimostrazione inequivocabile.
Prima dell’Euro, l’Italia si trovava con l’export in abbondante VERDE e la Germania in ROSSO.
Mentre dopo l’Euro (che si diceva ci avrebbe dovuto aiutare) è l’Italia ad essere finita in territorio ROSSO, anche pesante, e la Germania viceversa è passata al VERDE. Guardare per credere:

Grafico: saldi della bilancia commerciale dei principali Paesi membri in % del PIL dal 1997 al 2011 (fonte: S. Bell Kelton)

----- C) TESTIMONIANZE STORICHE.

A seguire alcune dichiarazioni rilasciate in diversi periodi storici da personaggi politici autorevoli (organizzate in ordine cronologico), in merito alla veridicità degli effetti EuroMonetari sulle economie dei paesi partecipanti l'UnioneValutaria. 

Lelio Basso, politico padre-costituente, nel suo intervento durante la seduta parlamentare sull'Unione Europea, denuncia l'assoggettamento dei paesi-membri dell'Unione, al capitale finanziario internazionale-americano: 

LELIO BASSO (nel 1949): “Ogni passo avanti verso l’Unione Europea è un passo avanti nella via dell’assoggettamento dell’Europa al dominio del capitale finanziario americano”‬. [Cit. Lelio Basso]

Luigi Spaventa, politico economista italiano, nel suo intervento durante la seduta parlamentare sullo SME, denuncia le ricadute negative prodotte dall'Unione EuroMonetaria a danno dell'economia italiana: 

LUIGI SPAVENTA (nel 1978): “Col vincolo valutario dello SME, l’Italia subirà una perdita di competitività che la indurrà a deflazionare la sua economia con conseguente perdita di esportazioni, di occupazione e di reddito (e dunque di PIL).”[Cit. Luigi Spaventa]

Giorgio Napolitano, politico economista italiano, nel suo intervento durante la seduta parlamentare sullo SME, ribadisce le ricadute negative prodotte dall'Unione EuroMonetaria a danno dell'economia italiana (già evidenziate nell'intervento precedente da Luigi Spaventa): 

GIORGIO NAPOLITANO (nel 1978): “Il sistema EuroMonetario SME invece di garantire lo sviluppo dei paesi a moneta debole (come l’Italia), serve a garantire lo sviluppo dei paesi a moneta piu’ forte (come la Germania).”[Cit. Giorgio Napolitano]

– Jacques Chirach, ex capo di Stato francese, dichiara la necessità di imprigionare la Lira nello SME/Euro.

JACQUES CHIRAC (nel 1996): "Moneta unica per controllare la Lira: Contrariamente a quel che molti pensano, NON sono le iniziative del Sud-Est asiatico ad essere inquietanti per la produzione francese nel tessile, ma è la Lira italiana.”[Cit. J.Chirac]

– Romano Prodi, premier della 2^ Repubblica, descrive in modo eloquente il vantaggio tedesco ottenuto dall’alterazione EuroValutaria pro-Marco (e contro-Lira):

ROMANO PRODI (nel 2013): “La Germania NON ha mai potuto accumulare un surplus di esportazioni senza l’Unione EuroMonetaria!” [Cit. R.Prodi]

Ska Keller, politica tedesca Europarlamentare spiega a Ballaro’ perché la Germania non uscira’ mai dall’Euro:

SKA KELLER (nel 2014)“Se la Germania lasciasse l’Euro, perderemmo moltissimi posti di lavoro nel settore delle esportazioni perchè nessuno mai comprerebbe più i prodotti carissimi tedeschi poichè non ci sarebbe più l’Euro.
Non ha senso lasciare l’Euro, creerebbe una perdita di posti di lavoro enorme (in Germania).”[Cit. Ska Keller]

– Theo Waigel, ex ministro tedesco delle finanze del governo Kohl dichiara in un’intervista la realtà sul cambio dell’Euro pro-Marco:

THEO WAIGEL (nel 2015): “Se la Germania oggi uscisse dall’unione monetaria, allora avremmo immediatamente, il giorno dopo, un apprezzamento tra il 20% e il 30% del Marco tedesco che tornerebbe nuovamente in circolazione. Chiunque si può immaginare che cosa significherebbe per il nostro export, per il nostro mercato del lavoro, o per il nostro bilancio federale.“[Cit. Theo Waigel]

- Lucio Caraciolo, direttore della rivista di GeoPolitica LIMES, segnala l'incidenza delle PoliticheEconomiche restritive/espansive sull'andamento dell'economia italiana:

LUCIO CARACCIOLO (nel 2022): "Non appena si sospende il patto di stabilità (europeo), guarda caso l'economia italiana parte a razzo." [Cit. Lucio Caracciolo (dal min. 10:10)] 

----- D) COMPETITIVITA'/PRODUTTIVITA' DENTRO e FUORI DALL'EURO.

COMPETITIVITA': A partire dall'Unione Monetaria del 1999:
- i prezzi alla produzione tedesca diminuiscono (linea verde),
mentre
- i prezzi alla produzione italiana aumentano (linea nera).

 

PRODUZIONE INDUSTRIALE: Stesso discorso per la produzione industriale.
Dentro l'Euro:
- la produttività industriale tedesca aumenta (linea verde),
mentre
- la produttività industriale italiana diminuisce (linea nera).

Fonte dei grafici: Banca d'Italia (relazione annuale 2011)

----- E) TASSI DI INTERESSE DENTRO e FUORI DALL'EURO.

E’ usanza diffusa sostenere che uno sganciamento dall'Unione EuroMonetaria comporti automaticamente un aumento dei tassi di interesse sui Titoli di Stato Nazionali (per via della perdita di affidabilità da parte dell'italia), e altresì che la permanenza al suo interno produca l’inverso.
Lo sganciamento da parte dell'Italia al Sistema EuroMonetario avvenuto nel 1992, smentisce questa credenza (vedi pag Dimostraz. interessi bond):

Fonte del grafico: Ministero del tesoro

Come si può notare:
- fino al 1992, all'interno dello SME i tassi sui Bond italiani erano saliti fino al 14%,
mentre
- dopo il 1992 fino al 1999, fuori dallo SME/Euro i tassi sui Bond italiani scendono in picchiata.
Cioè esattamente l'opposto di come viene raccontato da tutti i media MainStream.
- Poi, a partire dal 1999, in seguito al rientro dell'Italia nello SME/Euro i tassi sui bond Italiani riprendono ad oscillare nell'incertezza, fino all'attuazione del Quantitative Easing nel 2015 da parte della BCE.

----- F) FALSO MITO DELL’INFLAZIONE.

E’ usanza diffusa sostenere che una svalutazione della moneta comporti automaticamente un aumento dell’inflazione (e altresì che una rivalutazione produca l’inverso).
Alcuni esempi storici riguardanti proprio la nostra moneta smentiscono questa affermazione:

  • Nel 1971 il tasso di cambio sale (RIVALUTAZIONE) e l’inflazione AUMENTA.

  • Nel 1977 il tasso di cambio scende (SVALUTAZIONE) e l’inflazione CALA.

  • Nel 1979 il tasso di cambio sale (RIVALUTAZIONE PER ENTRARE NELLO SME) e l’inflazione AUMENTA.

  • Nel 1992 il tasso di cambio scende (SVALUTAZIONE PER USCIRE DALLO SME) e l’inflazione CALA

NOTA BENE: L’economista Alberto Bagnai fa notare che:
A. BAGNAI: “Nel ’92 la Lira fu svalutata di un valore che oscilla in una “forchetta” compresa fra il 20 e il 30% a seconda della valuta che si prende come riferimento, e l’inflazione scese di 1 punto percentuale, ovvero scese dal 5 al 4%”.
Questo è dovuto al fatto per cui a partire dal ’92 in Italia vennero attuate politiche economiche fortemente stringenti (tra l’altro anche fuori misura) che come noto producono un sistematico contenimento dell’inflazione, a dimostrazione del fatto che uno Stato in forza dei suoi pieni poteri è in grado di controllare e condizionare integralmente tutti i parametri della propria moneta, cosa che non accade in Europa con l’Euro.

----- G) REDDITO ITALIANO PRO-CAPITE DENTRO E FUORI DALL'EURO.

I dati dimostrano che il Reddito italiano pro-capite è cresciuto costantemente esattamente fino all’ingresso nel sistema EuroMonetario nel 2002, poi dall’Euro in poi il Reddito pro-capite è peggiorato.

VALERIO MALVEZZI (nel 2021): "Questi sono i dati ufficiali (NDR della Commissione Europea). La curva del reddito pro-capite che per 30 anni cresce, poi a partire dall'introduzione dell'Euro si blocca, si appiattisce e scende: Dire che non c’è correlazione significa, quanto meno, essere in cattiva fede.

.

CARLO COTTARELLI (nel 2019):   [min-1:30] "Oggi (nel 2019) abbiamo lo stesso reddito di 20 anni fa (1999), ovvero c'è stato un periodo di 20 anni senza crescita.
E' dal 1861 ad oggi, cioè dall'Unità d'Italia ad oggi, che NON c'era mai stato un ventennio senza che le condizioni di vita/reddito NON aumentassero, esclusi gli anni delle guerre mondiali.
Ma un ventennio in cui la nuova generazione NON stesse meglio di quella precedente NON si era mai visto in Italia." [min 1:30]

NB: L'UnioneEuroMonetaria inizia precisamente nel 1999, ovvero 3 anni esatti prima dell'emissione della CartaMoneta Euro avvenuta il 1 gennaio 2002.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Varie sul web

 

 

4) CONCLUSIONI: I nostri diretti competitor sono in svalutazione competitiva permanente.

Alla luce di tutti questi fatti, e tutte queste prove, quando vi sentite dire che:
“L’Italia faceva la furbetta imbrogliando con le svalutazioni competitive..”
Possiamo controbattere fermamente che:
E’ esattamente il contrario!
– Sono gli altri, Germania e Francia in primis, ad aver operato e a continuare a operare col cambio furbescamente svalutato,
mentre viceversa
– l’Italia semmai ha dovuto operare (e sta operando) contro gli altri, con un cambio rivalutato rispetto a quello che sarebbe dovuto essere se non ci fosse stata l’alterazione prodotta dall’unione monetaria.
E questo, si badi, da quasi mezzo secolo a questa parte (considerando la somma dell’Euro + lo SME).
Per ulteriori approfondimenti sui mercati globali, vedi pag. "Importazioni/ Esportazioni" e "BancOr" presenti in questo sito.

SOLUZIONE: Sfruttando la conoscenza di queste basilari nozioni, un popolo sufficientemente informato sarebbe in grado di orientare la governance nazionale a negoziare soluzioni favorevoli ai fabbisogni del proprio paese all’interno dell’Unione europea in primis, e più in grande nel panorama GeoPolitico mondiale/globale.
Ergo: Se si vuole stare in UE è necessario sapere cosa poter/dover pretendere dagli altri paesi-membri, allo stesso modo in cui gli altri paesi membri (e NON) fanno con noi, o per meglio dire: CONTRO di noi.

 

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti:  Fonti varie sul web tra cui:

Grafici bilance IMPORT-EXPORT tratti da ME-MMT 2012 (Stephanie Kelton, MACROeconomista, membro della Commissione bilancio del Senato USA).

Dati storico inflazione: ISTAT,  EUROSTAT,  FMI.

Video su YouTube “SKA KELLER SVELA PERCHE’ LA GERMANIA NON USCIRA’ DALL’EURO“.   

Art su TG-News24 “Fuori dall’Euro la Germania crolla (e l’Italia vola). Questa è la verità”. Dichiarazione choc del tedesco Theo Waigel,ex ministro delle finanze."

Video su YouTube È VERO CHE MARIO MONTI HA SALVATO L'ITALIA? - Alessandro Greco .  

Video su YouTube FRANCESCO AMODEO "IL CARTELLO FINANZIARIO" | NOTIZIE OGGI LINEASERA.   

Scenari Economici, articolo: I SUCCESSI DELLA LIRA (raccolta di articoli giornalistici) .    

Video su YouTube "DISCORSO GIORGIO NAPOLITANO 1978" . 

La Repubblica  (archivio).

Il Corriere della sera (archivio). 

Archivio di Stato:  Atti parlamentari - Camera dei deputati.