Situazione Francia.

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: La Francia è l'unico paese UE ad essere senza basi NATO.
  • SISTEMA MONETARIO COLONIALE "FRANCO C.F.A."
  • IL FRANCO CFA SPIEGATO DA UN ATTIVISTA PANAFRICANO.
  • FRANCIA: GILET GIALLI CONTRO LE AUSTERITÀ.
  • ALESSANDRO ORSINI: "ALLA FRANCIA CONVIENE RESTARE IN UE PERCHE' DOPO L'USCITA DELL'UK, LA FRANCIA RESTA IL PAESE IN UE CON LE MIGLIORI CARTE IN REGOLA NECESSARIE A OTTENERE LA SUPREMAZIA".

 

 

INTRODUZIONE: La Francia è l'unico paese UE ad essere senza basi NATO.

Dopo l'uscita dell'UE la Francia è l'unico paese-membro UE ad avere un indole imperialista conservando ampi margini di sovranità di cui gli altri membri-UE NON possono disporre, a partire dal fronte militare (niente basi NATO), fino a quello energetico (autonomia energetica nucleare).

L'attivista PanAfricanista Mohamed Konare si batte da anni per la liberazione dell'Africa da parte delle oligarchie/multinazionali occidentali e in particolar modo FRANCESI (vedi Franco CFA):

MOHAMED KONARE (min 40:15): "Se noi riusciamo a smontare i piani dell'oligarchia occidentale, riusciamo a salvare l'Africa."

Il problema è se poi l'oligarchia occidentale dovesse ritrovarsi ad essere sostituita da un'altra oligarchia, magari medio-orientale od orientale, magari ostile all'occidente.
Per l'occidente potrebbero insorgere problemi.
E l'Italia, piaccia o no, fa parte dell'occidente.
Ci si rifletta.

 

 

1) SISTEMA MONETARIO COLONIALE "FRANCO C.F.A."

GRAZIE AL CONTROLLO DELLA MONETA (E DUNQUE DEL DEBITO) GLI STATI DOMINATORI SOTTOMETTONO LE LORO COLONIE: IL SISTEMA FRANCO CFA EQUIVALE AL SISTEMA EURO IN EUROPA.

PREMESSA: L'attivista PanAfricanista Mohamed Konare si batte da anni per la liberazione dell'Africa da parte delle oligarchie/multinazionali occidentali e in particolar modo FRANCESI (vedi Franco CFA):

MOHAMED KONARE (min 40:15): "Se noi riusciamo a smontare i piani dell'oligarchia occidentale, riusciamo a salvare l'Africa."

Il problema è se poi l'oligarchia occidentale dovesse ritrovarsi ad essere sostituita da un'altra oligarchia, magari medio-orientale od orientale, magari ostile all'occidente.
Per l'occidente potrebbero insorgere problemi.
E l'Italia, piaccia o no, fa parte dell'occidente.
Ci si rifletta.

Il Franco CFA è la valuta utilizzata da 14 paesi africani:

Franco CFA (CEMAC):
Camerun 
Ciad 
Gabon 
Guinea Equatoriale 
Rep. Centrafricana 
Rep. del Congo

Franco CFA (UEMOA):
Benin 
Burkina Faso
Costa d'Avorio 
Guinea-Bissau  (dal 2 maggio 1997)
Mali Mali (fino al 1962 e poi dal 1984)
Niger 
Senegal
Togo

Il Franco CFA è condiviso da 14 Stati, suddiviso in:

  • Franco CFA occidentale (è il franco usato nella Union économique et monétaire ouest-africaine – UEMOA – ovvero Franco CFA dell’unione economico – monetaria dell’Africa occidentale, emesso dalla BCEAO, Banque Centrale des États de l’Afrique de l’Ouest con sede a Dakar, Senegal e nel Forex è indicato con la sigla ISO XOF)

e

  • Franco CFA centrale (usato nella Communauté Économique et Monétaire de l’Afrique Centrale – CEMAC – ovvero Franco CFA della comunità economico e monetaria dell’Africa Centrale, emesso dalla BEAC, Banque des États de l’Afrique Central con sede a Yaoundé, in Gaboon ed indicato nel Forex con sigla ISO XAF). 

Sono due valute emesse da istituzioni completamente differenti (BCEAO e BEAC) e lo sono anche graficamente.

Le valute non sono intercambiabili tra di loro (nonostante il rapporto 1 XOF = 1 XAF) e sono spendibili soltanto nei paesi che rispettivamente accettano quello occidentale e centrale.

Per fornire un esempio più vicino a noi, è un po' come la storia che si sente in cui si parla di scindere l'Euro in due Euro-valute a due differenti "velocità", una per i paesi del Nord, e una per i paesi periferici P.I.I.G.S.. (da notare che la scissione in 2 Euro con 2 differenti valori non libererebbe comunque i paesi-membri dal sistema di moneta-colonia).

Parametri di funzionamento del Franco CFA:

  • 1) Libera circolazione dei capitali dai paesi CFA alla Francia e viceversa;

  • 2) Un tipo di cambio fissato alla divisa francese (1 euro = 655,957 CFA);

  • 3) Piena convertibilità delle monete garantita dal Tesoro francese;

  • 4) Fondo comune di riserva di moneta estera a cui partecipano tutti i paesi CFA (almeno il 65% delle posizioni in riserva depositate presso il tesoro francese come contropartita per la garanzia della convertibilità);

  • 5) Partecipazione delle autorità francesi (ved. Bdf) alle politiche monetarie della BCEAO e BEAC;

Che cosa si denota dai parametri qui sopra esposti?

Punto 1: La libera circolazione di capitali consente al paese più forte di poter impiegare la sua valuta dominante per massimizzare i suoi profitti a scapito del più debole (nel caso della Francia, col cambio a 1 Euro per 655,957 CFA significa acquistare/depredare qualsiasi risorsa mineraria energetica nel territorio colonizzato a prezzi super scontati).

Punto 2:  Il tipo di cambio fissato con la divisa francese (all’epoca il franco FRF, oggi l’euro, in misura di un euro per ogni 655 franchi CFA) che è stato fissato nel 1948 per evitare brusche svalutazioni da “ambo le parti”, ha causato un alto costo delle merci prodotte in quanto non veniva rispecchiata la reale capacità economica di quel paese data la moneta “forte”.

Punto 3:  La piena convertibilità tra FRF/EUR e CFA oggi è unica al mondo e ricorda una sorta di Bretton Woods, solo che a posto di usare solo il dollaro USA per ottenere oro ora si usa l’Euro (ieri Franco FRF) per ottenere franchi CFA e viceversa (dunque nel mercato delle valute i CFA possono essere cambiati solo in Euro).
Oggi giorno si osserva una cosa simile tra Capo Verde e Portogallo in virtù dei pregressi rapporti coloniali, ma in misura minore data la diversa grandezza economica.
Gli ultimi due punti, il n.4 ed il n.5, sono quelli che destano un po’ di “sospetto” per chi già intuisce una sorta di “costrizione neocoloniale” dei paesi africani. 

Punto 4:  Ovvero il deposito per la piena convertibilità in misura del 65%, altro non è che il pilastro per la stabilità della valuta unica.
Questo significa che per ogni capitale che entra nel paese dev’essere versato in Francia il 65%,:
Ad esempio, se il Niger dovesse esportare prodotti per 1 mld USD automaticamente dovrebbe versarne 650 mln USD in questo fondo comune pubblico gestito dalla BdF.
Un furto in patica, in quanto si tolgono risorse che in stati non propriamente floridi e stabili farebbero molto comodo (si pensi alle infrastrutture, soprattutto agli ospedali ed alla viabilità. In pratica 0,65 USD ogni 1 USD).
Se vogliono prendersi quei soldi lo devono fare sotto forma di prestito, con ovvio pagamento degli interessi (ved. MES et al, nda).

Punto 5:  Riguarda un aspetto propriamente amministrativo del sistema, ovvero la gestione economico – monetaria delle banche centrali africane.
Questo aspetto è il vero punto nevralgico di tutta l’impalcatura del CFA. Si consente alla BdF, per mano del suo Governatore, di potersi insediare nel direttivo sia della BCEAO che della BEAC (oltre che della BANCECOM, la banca centrale delle Comore) e di poterne gestire la politica economica (tassi di inflazione, tassi di sconto, altri tipi di tassi tipo l’overnight ecc ecc) in quanto è dotata del potere di veto su ogni seduta (ad esempio, nella BANCECOM il consiglio è composto da 4 francesi e 4 comoriani, ma la decisione spetta sempre ai primi).
Di per sé questa cosa appare profondamente ingiusta in quanto si decidono in capo ad una persona tutte le sorti economiche e finanziarie di due blocchi economici contrapposti, cambiando e/o modificando le condizioni a piacimento.
Senza tralasciare che ora, con l’istituzione della BCE e del SEBC, non è più solo la BdF a poter “giocare” con le due banche centrali del CFA, ma tutte le 19 dell’eurozona (come ha confermato Serge Michailof, ex funzionario della Banca mondiale, “ il franco CFA è gestito a Francoforte in funzione di criteri che non hanno alcun rapporto con le preoccupazioni delle economie africane”).

NOTA BENE: L'attacco in Libia da parte della Francia è esploso perchè Gheddafi stava operando per sottrarre le colonie Francesi al sistema monetario coloniale del Franco CFA.

Scritto da: Cristian Minerva.

Fonti:  Scenari Economici (TRATTATO SULL’EURO AFRICANO: IL FRANCO CFA PARTE PRIMA, di Tancredi Vella – attivista M5s di Brescia).  Wikipedia.

 

 

2) IL FRANCO CFA SPIEGATO DA UN ATTIVISTA PANAFRICANO.

L’AFRICA PUÒ RISORGERE - parla Mohamed Konare, leader del movimento Panafricanista.

In questa video intervista, l'attivista Panafricano spiega molto chiaramente le vere ragioni che stanno alla base della povertà dei paesi del terzo mondo e la conseguente migrazione delle loro popolazioni verso i paesi occidentali.
L'attivista sottolinea tra l'altro l'importanza che risiede nel fatto di bloccare i flussi migratori verso i paesi occidentali per consentire invece al popolo africano di potersi autodeterminare nella propria terra piuttosto che subire l'umiliazione di ottenere una miserabile elemosina da parte di una popolazione occidentale che per espiare le proprie colpe accetta ipocritamente di fornire una pagliativa ospitalità in cambio di poter proseguire avidamente i propri saccheggi nelle terre africane dei poveri migranti.
Da oltre 600 anni l'occidente con a capo la Francia sta depredando le terre africane, e se prima l'oppressione avveniva direttamente con le armi, oggi avviene tramite lo schema dei più moderni sistemi monetari coloniali.
Il Franco CFA è la moneta coloniale che consente alla Francia di depredare l'Africa.
Charles De Gaulle al momento dell'istituzione del Franco CFA, non fece altro che copiare lo stesso schema che mise in atto Hitler allorchè la Germania conquistò lo Stato francese.
La Germania infatti , durante la seconda guerra mondiale, impose alla dominata Francia un sistema monetario che consentiva ad Hitler di entrare in possesso di tutte le ricchezze francesi gratuitamente.
Oggi la Francia sta facendo lo stesso con l'imposizione del suo Franco CFA all'Africa, ma nessun organo di informazione rende note queste fondamentali informazioni, così che la popolazione occidentale disinformata si ritrovi  senza strumenti per potersi schierare dalla parte giusta (e si badi : lo stesso discorso vale esattamente anche per l'Euro a conduzione Franco-Tedesca imposto in Europa a scapito dei P.I.I.G.S.).

Cos'è il franco CFA: E' una moneta battuta da 2 Banche Centrali africane sottoposte alla Banca Centrale di Francia (dunque a Sovranità Francese) che consente alla Francia di avere un controllo totale sull'economia dell'Africa.
I francesi con questo sistema in sostanza con la scusa di garantire la stabilità del cambio sui mercati internazionali, non fanno altro che ottenere il controllo sulla moneta attuato nel seguente modo:
I paesi africani producono le materie prime che vengono esportate all'estero.
Le materie prime vengono vendute in Dollari USA.
Essendo che abbiamo detto che la moneta Franco CFA è emessa dalla BC francese, cioè operativa sui conti francesi, tutti i proventi in Dollari USA realizzati dalle suddette vendite risiedono nei conti della Banca Centrale francese (e dunque della Francia).
di questi proventi, il 50% se lo intasca la Francia, mentre l'altro 50% viene dato ai paesi africani sotto forma di Franco CFA, moneta che a questo punto non ha alcuna valenza sui mercati globali, non essendo di fatto riconosciuta/ apprezzata da nessuno.
ATTENZIONE però, perchè se è vero che a nessuno Stato estero interessa il Franco CFA, è anche vero che il Franco CFA è riconosciuto invece dalla Francia medesima (e dunque accettato dalle imprese francesi) , cosa che consente poi alle imprese francesi di essere le uniche a poter operare sui territori africani del Franco CFA, estraniando di fatto così tutti gli altri potenziali competitors esteri.
In oltre eventuali necessità finanziarie dei paesi africani vengono fornite dalla Francia medesima mediante stampa di nuovi Franchi CFA che vengono prestati agli africani i quali li dovranno sempre restituire indietro (ai francesi) gli stessi + gli interessi, col "famoso trucco" del controllo dei debiti pubblici visto anche in Europa.
Capito il trucco: I francesi si stampano da soli i soldi che poi vengono utilizzati per pagare le loro stesse imprese nazionali per fare profitti, profitti che poi contribuiscono sistematicamente a fornire un sostegno all'economia interna dello Stato francese.
Significa che i francesi conservano una loro sovranità monetaria , a dispetto di noi che invece l'abbiamo perduta.
E significa anche che i francesi si approvvigionano indebitamente sia di Dollari USA che di materie prime gratuitamente rubandoli ad altri paesi vittime del loro sopruso.

Scritto da: Cristian Minerva.
Fonte: Sintesi elaborata sulla base della video intervista qui sopra segnalata.

 

 

3) FRANCIA: GILET GIALLI CONTRO LE AUSTERITÀ.

MACRON COME MONTI, PAPADEMOS & CO. STESSA PROVENIENZA, STESSE RICETTE NEOLIBERISTE.

Tutti quanti  i governi europei applicano l'agenda neoliberista fatta di tagli alla spesa pubblica dei servizi , delle pensioni , di privatizzazioni, di rincari dei carburanti e delle imposte in genere , nonché le immancabili riforme costituzionali.
Anche in Francia. Da qui scaturirebbe una parte delle proteste dei jilet gialli.
Ora qualcuno domanderà:
"Ma l'asse franco-tedesco NON era quello che stava traendo vantaggio dall'Euro?"
La risposta è sì.
Ma la privatizzazione dei servizi pubblici va sempre a scapito del 99% in modo trasversale tra tutte le nazioni senza distinzione.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

4) ALESSANDRO ORSINI: "ALLA FRANCIA CONVIENE RESTARE IN UE POICHE' DOPO L'USCITA DELL'UK, LA FRANCIA RESTA IL PAESE IN UE CON LE MIGLIORI CARTE IN REGOLA NECESSARIE A OTTENERE LA SUPREMAZIA".

INTERVANTO DEL DIRETTORE DELL'OSSERVATORIO SULLA SICUREZZA INTERNAZIONALE ALLA TRASMISSIONE "NON E' L'ARENA" SU LA 7 IL 25/4/2022.

ALESSANDRO ORSINI (min 10:17): "Il ragionamento di Macron è questo:
Il Regno Unito è  è uscito dall'Unione Europea.
Quindi la Francia è in una posizione strategica di vantaggio perché sulla carta la Francia può assumere il controllo dell'Unione Europea, poiché la Francia dopo l'uscita dell'UK vanta le seguenti :

  1. - Resta l'unico paese in UE che ha la bomba atomica,

  2. - E' l'unico paese in UE che ha il diritto di veto nel consiglio di sicurezza dell'ONU

  3. - E' l'unico paese in UE che NON ha nè basi NATO, né migliaia di soldati americani sul territorio nazionale.

  4. - E' un paese che ha una cultura nazionalista.

Quindi perché Macron  è più intelligente di Le Pen?
Perché la Le Pen vuole dissolvere l'Unione Europea.
Macron che è molto più intelligente di Le Pen, lui in Unione Europea ci vuole restare perchè quantomeno sulla carta la Francia ha tutte le carte in regola da potersi giocare per acquisire una posizione di supremazia.
Domandatevi..
In una posizione del genere con delle carte del genere alla Francia conviene:
- Rinunciare a giocarsi le carte e dissolvere l'UE
oppure
- Giocarsi le carte per diventare per diventare predominante
?"

Fonte della dichiarazione per ALESSANDRO ORSINI:

 

 

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Cristian Minerva