Lungaggini processuali
Sequenza degli articoli:
- INTRODUZIONE: Lungaggini processuali in sintesi.
- PER VELOCIZZARE I PROCESSI OCCORRE FARE UNA SOLA COSA: POTENZIARE L'APPARATO GIURIDICO CON MASSICCIA SPESA A DEFICIT.
INTRODUZIONE: Lungaggini processuali in sintesi.
...in fase di stesura...
1) PER VELOCIZZARE I PROCESSI OCCORRE FARE UNA SOLA COSA: POTENZIARE L'APPARATO GIURIDICO CON MASSICCIA SPESA A DEFICIT.
I PROCESSI SONO LUNGHI PERCHE' LA STRUTTURA GIUDIZIARIE E' SOTTODIMENSIONATA.
Anche nel settore giustizia vale sempre la stessa regola MACROeconomica di sempre:
***Se si vogliono accelerare i tempi processuali, il governo deve potenziare l'apparato giuridico in tutte le sue componenti chiave.***
Nella fattispecie occorre:
-
Aumentare il personale in primis, il che significa: assumere nuove persone, nuovi giudici, nuovi PM, ecc ecc.
-
Aumentare e potenziare le strutture preposte all'espletamento della funzione giuridica, il che significa: nuovi tribunali, nuovi palazzi amministrativi, ecc ecc.
-
Aumentare e potenziare le carceri, magari trasformandole in una sorta di centro di riabilitazione psicologica e sociale, piuttosto che mantenerle come semplici centri di detenzione passiva dei carcerati così come lo sono ora.
Con questi soli 3 interventi, sistematicamente i tempi dei processi si ridimensionerebbero radicalmente.
Ovviamente il finanziamento sarebbe il solito di sempre.
-
1) Lo Stato fa un calcolo del valore delle infrastrutture e dei beni-lavori-servizi che ci sono da realizzare.
-
2) Lo Stato a mezzo della sua BC stampa i soldi, e li utilizzaper impiegare i suoi lavoratori (magari disoccupati) a produrre tutto ciò che è stato pianificato (tribunali, carceri e conseguenti servizi giudiziari).
-
3) La produzione realizzata fornirà il corrispondente controvalore alla moneta emessa (quindi niente inflazione).
-
4) Poi lo Stato tassa, ritirando parte dei soldi che sono stati messi in circolo (il potere di aquisto dei soldi circolanti si rafforza).
-
5) I soldi che restano in circolo, sono i risparmi privati che si accumuleranno nelle tasche dei cittadini (il così detto debito pubblico che NON è un vero debito).
Come previsto dalla Costituzione.
Scritto da: Cristian Minerva