Scopo della vita & Oltre la vita
Sequenza degli articoli:
- INTRODUZIONE: Scopo della vita & Oltre la vita in sintesi.
- LO SCOPO DELLA VITA E': TROVARE UNO SCOPO DA DARE ALLA VITA.
- COSA C'E' PRIMA E DOPO LA VITA?
INTRODUZIONE: Scopo della vita in sintesi.
Viene spontaneo chiedersi cosa ci sia prima o dopo la vita perchè si tiene in considerazione il fattore TEMPO.
Ma se si annulla il TEMPO, non c'è più un prima o un dopo.
E quindi NON ha più senso chiedersi dove ci si sia trovati.
1) LO SCOPO DELLA VITA E': TROVARE UNO SCOPO DA DARE ALLA VITA.
MENTRE LA QUALITA' DELLA VITA DIPENDE DALLA QUALITA' DELLE RELAZIONI.
La disciplina buddista osserva che lo scopo della vita è quello di trovarne uno.
Poi:
La disciplina psicoterapeutica osserva che al netto dello scopo, comunque la qualità della vita sarà determinata dalla qualità delle relazioni che si sarà in grado di instaurare, oltre che dalla quantità di conflitti interiori irrisolti che ci portiamo dietro a partire da quando eravamo bambini.
Dopo di che:
"La vita è bella ma alla fine muori." [Cit. Salmo - "Estate dimmerda"]
Scritto da: Cristian Minerva
2) COSA C'E' PRIMA E DOPO LA VITA?
TUTTO DIPENDE DALLA COMPRENSIONE DELLO SCORRIMENTO o MENO DEL TEMPO.
L’errore comune generalmente commesso da tutti è quello di considerare la morte contemplando l’esistenza del tempo.
Se si prende in considerazione il tempo, sistematicamente diventerà necessario trovare un luogo ellospazio in cui allocare la presenza della persona durante il periodo prima/dopo la vita; in effetti in fisica lo SpazioTempo sono considerati tutt'uno.
NON a caso tutto il ragionamento ruota tutto intorno alla domande chiave:
- “Dove eravamo prima di essere nati?” E dove saremo dopo essere morti?”
Si provi a riflettere:
Se si smette di prendere in considerazione il tempo, a quel punto cessa sistematicamente la necessità di individuare un luogo nello spazio in cui allocare la persona fuori dal suo tempo di vita.
Il problema di base in tal senso scaturirebbe dalla difficoltà della nostra mente nel concepire l’assenza del trascorrere del tempo.
Un modo semplice per concepire l’assenza del tempo è l’esempio del sonno, piuttosto che dei viaggi nel tempo.
L'ESEMPIO DEL SONNO:
Un modo semplice per concepire l’assenza del tempo è con l’esempio del sonno.
Si pensi a quei giorni in cui si è stanchi morti, ma talmente stanchi che quando ci si butta a letto ci si addormenta all’istante come sassi per poi risvegliarsi all’indomani esattamente come se si fosse letteralmente saltato tutto il tempo trascorso durante l'intera fase del sonno in cui abbiamo dormito.
Ecco: Quella sensazione di salto del tempo è la stessa che potremmo applicare al momento precedente o posteriore alla nostra vita.
Infatti:
Nel momento in cui si elimina la componente del tempo, NON c’è più ragione di pensare a dove ci si trovi poiché in quella porzione di tempo saltata è come se ci fosse una sorta di taglia e cuci simile a quello che si fa col programmino taglia e cuci delle canzoni (piuttosto che dei video); nel taglia e cuci una volta eliminata la porzione da togliere, si ottiene che le sezioni rimanenti si ritrovino unite in modo continuo come se nulla fosse.
Col sonno funziona pressoché allo stesso modo del taglia e cuci delle canzoni.
Ci si pensi:
Se invece che svegliarvi dopo 8 ore, vi risvegliaste dopo 1 giorno, o 10 giorni , o 1 anno, o 10 anni, e al vostro risveglio NON ricordaste assolutamente nulla del tempo trascorso nel sonno, per voi sarebbe come se quel tempo NON fosse mai esistito, ovvero, sarebbe come se vi foste addormentati un attimo prima, e un attimo dopo aveste riaperto gli occhi in una sorta di taglia e cuci del pempo che per voi si sarebbe però svolto in modo continuato.
Tutto il tempo saltato per voi sarebbe un momento inesistente trascorso in modo pressochè istantaneo, e questo anche se si trattasse di giorni, settimane, mesi, anni, o secoli.
L'ESEMPIO DEL VIAGGIO NEL TEMPO:
Un altro modo semplice per concepire l’assenza del tempo è l’esempio del viaggio nel tempo.
Si pensi ai viaggi nel tempo che si vedono nei film.
Immaginate di essere voi a compiere uno di questi viaggi per esempio indietro nel tempo, e che ora vi troviate nel passato, magari 1000 anni fa, piuttosto che 1000 anni nel futuro.
A pensarci bene, a nessuno di noi verrebbe in mente di disperarsi per il fatto che tutte le persone che abbiamo lasciato nel presente tecnicamente è come se fossero tutte morte, e questo perché noi saremmo consapevoli del fatto che tutte quelle persone siano cmq tutte vive in quel periodo di tempo in cui noi le abbiamo lasciate.
Semplicemente è come se per tutte quelle persone il periodo di tempo pre-vita e post- vita venisse istantaneamente saltato con lo stesso principio del taglia e cuci visto per i programmini di editing dei video.
Tutto il tempo prima e dopo la vita per quelle persone è come se si riducesse ad un attimo pressochè nullo.
Diverso sarebbe se noi una volta nel passato cambiassimo qualcosa che potesse impedire a quelle persone di nascere ed esistere nel loro tempo.
Allora si che ci verrebbe da sviluppare una sorta di lutto per il fatto che queste persone NON potrebbero più esistere.
Ma anche in questo caso in mancanza di esistenza NON risulterebbe sistematicamente necessario concepire un luogo diverso in cui allocare delle persone che NON stanno esistendo in nessun momento della storia, per la solita regoola che in questo caso la componente del tempo è come se si azzerasse letteralmente eliminandosi.
Ebbene:
Nel momento in cui appuriamo che tutto quel tempo trascorso fuori dalla nostra consapevolezza risulterebbe essere come se NON fosse esistito, provate a domandarvi:
Che senso avrebbe porsi la domanda di dove siamo stati in quel momento per noi pressoché inesistente?
Si tratta di una domanda inutile poiché quell'istante è come se noi l'avessimo saltato.
Il tempo fuori dalla vita viene tutto "saltato" in modo istantaneo come se quel tempo per noi si riducesse a zero nullificandosi. all'interno di uno spazio-tempo generale che per contro tende all'infinito.
Quindi per deduzione logica si potrebbe in oltre ricavare che:
Se tutto il momento nel periodo fuori dalla nostra vita per noi è pressoché inesistente, ciò significa che anche un presunto Dio, in quel medesimo frangente risulterebbe essere per noi nullo/inesistente a sua volta.
Scritto da: Cristian Minerva