(30.08.2018) AUTOSTRADE SPA: PER QUELLI CHE "PRIVATO E' MEGLIO, E PUBBLICO E' BRUTTO".

30.08.2018 00:34

PONTE MORANDI: LA DIMOSTRAZIONE EMBLEMATICA DEI RISULTATI DEL NEOLIBERISMO SUI SERVIZI PUBBLICI.

Quante volte abbiamo sentito la solita predica che:
"Privato è meglio del pubblico",
"il privato gestisce meglio e spende meno",
"i servizi pubblici sono un peso per lo Stato che non ci possiamo permettere",

ecc. ecc.
Tutto ciò fa leva sul solito dogma liberista che uno Stato si comporta come una azienda o un buon padre di famiglia.
Ebbene:
Come già spiegato anche nelle pillole della Homepage, uno Stato non solo non si comporta come una azienda o un buon padre di famiglia (i quali come sappiamo devono realizzare attivo di bilancio per incrementare le proprie risorse finanziarie), ma addirittura si deve comportare all'esatto opposto, ovvero, lo Stato per aumentare le risorse finanziarie nella sua economia deve realizzare un passivo di bilancio compiendo quelle  che si chiamano politiche espansive.
Quando lo Stato va in attivo (politiche restrittive), le risorse finanziarie nella sua economia diminuiscono.
Se poi consideriamo che ci sono dei servizi pubblici come ad esempio le autostrade piuttosto che l'acqua, che per loro natura sono anche predisposti a produrre profitto, a maggior ragione non è bene (anzi è malissimo) mettere nelle mani di un privato un privilegio del genere perchè si tratta di pura speculazione al 100% (tra l'altro non si capisce come sia possibile che la speculazione non sia rigorosamente bandita dalla legge).
E poi a che pro?
Per convenienza?
E di chi, nostra?
Ma quando mai!
Come si può pensare che un servizio gestito da un privato possa costare meno rispetto a quello gestito dallo Stato, se il privato a differenza dello Stato deve caricare il prezzo con l'aggiunta del suo profitto?
Lo Stato come detto, non solo può offrire il servizio a prezzo di costo, ma perfino in perdita visto che il passivo del settore pubblico è l'attivo di quello privato (ripetiamo con insistenza: I deficit di bilancio pubblici sono politiche espansive che incrementano i risparmi privati nelle tasche di tutti quanti noi).
Anche la faccenda della maggiore efficienza è una favoletta per sprovveduti poichè i fatti ormai sono dimostrati e sotto gli occhi di tutti.
Il ponte Morandi è uno degli esempi più emblematici.
Con la tragedia del ponte Morandi la farsa del dogma liberista dove viene predicato che il mercato garantisce il corretto funzionamento dell'economia, è dimostrata nella maniera più chiara possibile.
Se da una parte infatti si è visto che il privato si intasca i soldi per l'eventuale manutenzione come profitto, dall'altra lo Stato non può neanche lui spendere soldi per la manutenzione perchè lo schema liberista impone allo Stato di ridurre costantemente la sua spesa (taglio che tra l'altro come abbiamo visto poi manda in recessione il PIL così che il debito pubblico si espande per via degli interessi).
Senza contare il fatto che nel sistema liberista dei servizi privatizzati, lo Stato si ritrova a sostenere le sue spese senza la compensazione dei profitti perchè quelli se li intasca il privato che ha ottenuto la concessione.
Ma di che stiamo parlando?
I servizi pubblici non sono in alcun modo da considerare come un qualsiasi bene di consumo commerciale, e per la loro importanza fondamentale e strategica devono rigorosamente restare nelle mani dello Stato sotto il controllo democratico.
Si tratta infatti di quelli che vengono considerati come gli asset strategici di una nazione.
Le telecomunicazioni, l'energia, i trasporti, le poste, la sanità, ecc. , non sono beni come i televisori, le scarpe, le borse, l'arredamento e quant'altro, e non rispondono alla legge del mercato della domanda e dell'offerta come i convenzionali prodotti di consumo commerciale (ragione per cui i servizi di pubblica necessità sono sempre stati tenuti fuori dal mercato e sottoposti ad economia amministrata-tutelata).
L'Italia è stata costretta a disfarsi dei suoi asset strategici da che fu decisa la faccenda nella famosa assemblea del BRITANNIA che si tenne nei '92 (si legga  1992 OPERAZIONE BRITANNIA  nella pag EVENTI STORICI della sez QUADRO STORICO).
Sul Britannia la finanza internazionale (quella rispondente ai grossi potentati dell'asse Atlantico) insieme agli esponenti della futura seconda repubblica che da li a breve sarebbe stata istituita nel nostro paese, fu stabilito che l'Italia si sarebbe dovuta fare la "messa in piega" (pronunciando testuali parole), e così fu.
Autostrade fu acquistata dai Benetton nel '99 con delle concessioni che sono state perfino segretate.
Come autostrade, anche altri importanti asset furono sottratti dalle mani dello Stato per essere messi nelle mani dei privati: Telecomunicazioni, banche (fondamentalissime), energia, ecc..
Voi pensate che i nostri partner-competitors (quelli dell'asse atlantico) hanno privatizzato anche loro?
Ma neanche per sogno!
Germania e Francia (giusto per citarne 2 a caso) sono rimaste saldamente in possesso dei loro asset (specie le banche, ma anche ovviamente autostrade), mentre a noi veniva intimata la privatizzazione.
E quindi ora come si fa?
Semplice:
Si Nazionalizza.
Mediante l'esproprio.
Art. 43 cost.
Lo Stato lo può fare: con le Autostrade, così come con tutti gli altri asset strategici di pubblico interesse.
E chiunque vi dice che non è possibile perchè ci sono clausole contrattuali (di qualsiasi natura essi siano), o è un incompetente, oppure è un impostore in malafede che mente spudoratamente (vedi intervento avv. Marco Mori, link video AVV. MARCO MORI: "NESSUNA PENALE SE CI RIPRENDIAMO LE AUTOSTRADE!").

Scritto da: Cristian Minerva