(13.02.2019) 1 PARLAMENTARE OGNI 80mila ABITANTI PER GARANTIRE UN' ACCETTABILE RAPPRESENTANZA POPOLARE.

13.02.2019 01:16

PIU' SI RIDUCE IL NUMERO DEI PARLAMENTARI, E PIU' LE MINORANZE DEI POCHI RIESCONO A SOPRAFFARE LE MAGGIORANZE DEI TANTI.

Una popolazione composta da molte compagini eterogenee, ha bisogno di avere un adeguato numero di parlamentari sufficiente a dare una adeguata rappresentanza politica a tutte le compagini in gioco.
Va da se dunque che tanto più sia numerosa la popolazione, tanto più dovrà essere numeroso il numero dei parlamentari, se si vuole ottenere una rappresentanza realmente democratica.

 

Nei verbali dell’assemblea costituente questo cruciale aspetto della rappresentanza fu discusso in modo estremamente ponderato, e dall’analisi ne scaturì il risultato espresso nel’art 56 del testo originale della Cost. che recita:

Art.56: “La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto, in ragione di un deputato per 80mila abitanti o per frazione superiore a 40mila.”

Il numero dei deputati dunque fu pensato per essere determinato in base al numero della popolazione, in modo tale che tutti potessero essere rappresentati in modo accettabile all’interno del parlamento che è espressione della sovranità popolare.

Per fare un esempio pratico:
Ipotizziamo una popolazione suddivisa nelle 3 seguenti fazioni.

  1. 1% rossi

  2. 9% bianchi

  3. 90% verdi

il numero dei parlamentari dovrebbe essere adeguato ad esprimere una sufficiente proporzione tra le fazioni in gioco.

In sostanza:

  • Più il numero di parlamentari è alto, più c'è proporzione, mentre

  • Più il numero di parlamentari è basso, e meno ce n'è.

In effetti, estremizzando e riducendo ai minimi termini i seggi e i parlamentari a soli 3, finirebbe che l'1% rischierebbe di pesare come il 90%.

Da ciò se ne deduce che il numero basso serve alle minoranze che vogliano sopraffare le maggioranze, minando così l’essenza della democrazia.

Ebbene, questo elementare concetto della rappresentanza politica è stato alterato e manomesso già negli anni ’60 con la riforma dell’articolo 56 in cui veniva stabilito che il numero dei parlamentari non doveva più essere mantenuto variabile in funzione della quantità di popolazione, ma diveniva fisso come va recitando il nuovo articolo:

Art.56: “La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto.  Il numero dei deputati è di 630, 12 dei quali eletti nella circoscrizione Estero”.

Oggi il Movimento 5 Stelle sta operando alla nuova riduzione dei parlamentari (esattamente come già voleva il PD al soldo della finanza internazionale).

Sapete chi sono i soggetti da cui arrivano le maggiori pressioni per realizzare il taglio dei parlamentari?

  • – JP Morgan.

  • – Goldman Sachs.

  • – Commissione Trilaterale.

  • – Gruppo Bilderberg.

Ovvero, le organizzazioni che rappresentano il così detto 1% della popolazione.

Scritto da: Cristian Minerva