"Non voto" costituzionale di protesta
Sequenza degli articoli:
- INTRODUZIONE: Non voto di protesta in sintesi.
- NON VOTO DI PROTESTA: IL RIFIUTO DELLE SCHEDE.
- AVV. ANGELO GRECO (nel 2022): "IL RIFIUTO DELLE SCHEDE, ESSENDO CHE NON ESISTE QUORUM, LASCIA CARTA BIANCA ALLA CONTRO-PARTE VOTANTE."
- IL VERO VOTO DI PROTESTA: VOTARE I VERI PARTITI ANTI-SISTEMA.
INTRODUZIONE: Non voto di protesta in sintesi.
...in fase di stesura...
1) NON VOTO DI PROTESTA: IL RIFIUTO DELLE SCHEDE.
SI BADI: NON VOTARE SIGNIFICA SEMPRE E COMUNQUE LASCIARE CARTA BIANCA ALLA CONTROPARTE VOTANTE.
Nota Bene: La procedura di seguito segnalata è qui proposta a puro TITOLO INFORMATIVO, e NON vuole in alcun modo influenzare le scelte di alcun elettore.
"NON VOTO" COSTITUZIONALE: Qualora nessun partito promuovesse una soddisfacente linea politica-economica-sociale espressamente richiesta dai rispettivi elettori (ad esempio nessun partito propone nel suo programma di gov. la riattivazione della Cost. del '48), la nostra costituzione mette a disposizione una procedura specifica per effettuare un vero e proprio voto di protesta alternativo alla scheda bianca piuttosto che alla scheda nulla (cioè la scheda pasticciata).
La maggior parte delle persone è erroneamente convinta che effettuare un voto di protesta consista in:
- Non presentarsi alle votazioni,
- lasciare scheda bianca,
- fare scheda nulla.
A questi vanno poi aggiunti quelli che:
- Votano il meno peggio, oppure,
- votano il partito rivoluzionario di turno.
E' da sapere che:
Nei primi tre casi, nei sistemi elettorali maggioritari, i NON voti alla fine vengono calcolati in una percentuale che viene assegnata come premio di maggioranza al partito con più voti.
Negli ultimi due casi invece, viene sottovalutato con molta leggerezza il fatto che si stanno legittimando imprudentemente delle persone potenzialmente inadeguate a decidere di quello che sarà il futuro stato di benessere delle nostre stesse vite (anche se ormai con i vincoli imposti dai TrattatiEuropei praticamente non è più così, vedi articolo "DESTRA, SINISTRA O CENTRO NON FARA' ALCUNA DIFFERENZA").
Il vero voto di protesta è un altro: Si chiama RIFIUTO DELLE SCHEDE.
Fa capo ad un decreto legge del 1957, precisamente:
d.p.r. 30 marzo 1957, n.361-art.104.
Con questa procedura la nostra votazione risulterà valida, così da essere conteggiata nel cumulo delle presenze ma in modo tale che il voto non vada effettivamente a nessuno.
Il presidente non può rifiutarsi perchè passibile di multa da 4000 euro o reclusione fino a tre mesi.
Link della legge elettoorale: www.riforme.net/leggi/testo-unico-leggi-elettorali.htm
ISTRUZIONI PER L’ELETTORE:
Andare a votare, presentarsi con i documenti + tessera elettorale e farsi vidimare la scheda.
NON TOCCARE LA SCHEDA (se si tocca la scheda viene contata come nulla e quindi rientra nel meccanismo del premio di maggioranza).
ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (dopo vidimata), dicendo: 'rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato!'
Pretendere che venga verbalizzato il rifiuto della scheda.
E' evidente che per dare maggior efficacia alla protesta ed impartirgli così una precisa direzione, sarà bene dotarsi di una sufficiente conoscenza specifica degli obbiettivi economici/politici che vogliamo siano perseguiti dal futuro governo in carica.
Scrivere che "Nessun partito politico mi rappresenta" va anche bene, ma se poi all'atto pratico non abbiamo idea effettiva di quello che la classe politica dovrebbe fare per il nostro bene, NON ha molta coerenza.
Per questo è fondamentale, nonchè doveroso, istruirsi in materia per sapere cosa pretendere dai nostri governanti.
Nel nostro caso specifico, essendo che i principali problemi derivano dall'elusione dei principi della Costituzione del '48, si potrebbe scrivere una frase di questo tipo:
”Nessun partito politico contempla nel suo programma la riattivazione della Costituzione originale del '48".
Così facendo non voterete, ed eviterete che il voto, nullo o bianco, sia conteggiato (nel sistema maggioritario) come quota premio per il partito con più voti.
Seguendo la procedura la scheda non è nulla, e non può essere attribuita a nessun partito.
NOTA BENE (IMPORTANTE VOTARE): Resta comunque da tenere sempre bene a mente che in ogni caso andrà sempre al governo il partito con più voti, a prescindere dal numero dei NON votanti. Ergo:
Chi vota decide, mentre chi NON vota sta letteralmente lasciando carta bianca alla controparte votante, come fa notare anche l'avv. Angelo Greco autore del sito "La legge per tutti" e canale YouTube "Questa è la legge".
Avv. ANGELO GRECO (dal min 1:00): "Per rendere valide le elezioni politiche basterebbe anche 1 solo voto..."
Ci si rifletta.
Scritto da: Cristian Minerva.
Fonti: Decreto legge del 1957: d.p.r. 30 marzo 1957, n.361-art.104. Video su YouTube ELEZIONI 2022: la RIVOLTA di chi non va a votare | Avv. Angelo Greco
2) AVV. ANGELO GRECO (nel 2022): "IL RIFIUTO DELLE SCHEDE, ESSENDO CHE NON ESISTE QUORUM, LASCIA CARTA BIANCA ALLA CONTRO-PARTE VOTANTE."
SPIEGAZIONE DEL NON VOTO DI PROTESTA DA PARTE DELL'AVV. ANGELO GRECO, nel 2022.
ANGELO GRECO: "Circolano voci secondo cui NON votare servirebbe a sfiduciare le elezioni, invalidandole o impedendo ai politici di ottenere sufficienti voti per andare in carica."
NON è così.
Nelle elezioni NON esiste un Quorum, motivo per cui NON votando sostanzialmente si lascerebbe carta bianca alla contro-parte votante che per quanto poca si ritroverebbe a poter decidere per tutti.
NON votare significa:
1. Rinunciare a un proprio diritto che ci attribuisce la Costituzione.
2. Fare in modo che la propria astensione vada proprio a quel partito a cui non si sarebbe mai dato il voto, favorendo quindi di fatto il peggiore.
3. NON potersi un domani lamentare del corso della politica sol perché NON si è votato.
Invece ogni elettore DEVE ASSUMERSI LA RESPONSABILITA' DELLE PROPRIE SCELTE, così come un genitore NON può disinteressarsi del proprio figlio scaricando sull'altro le responsabilità per gli errori da quest'ultimo commessi.
4. Mostrare profonda ignoranza e soprattutto individualismo, se NON addirittura egoismo.
Ognuno di noi ha il dovere di migliorare il mondo intorno a se." [...]
Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: ELEZIONI 2022: la RIVOLTA di chi non va a votare | Avv. Angelo Greco
3) IL VERO VOTO DI PROTESTA: VOTARE I VERI PARTITI ANTI-SISTEMA.
I VERI PARTITI ANTI-SISTEMA NON POSSONO PER LOGICA ESSERE QUELLI PROPOSTI DAL SISTEMA MEDESIMO,SAREBBE UN CONTROSENSO.
Cosa si intende per sistema>
Il sistema è rappresentato dal modello economico-sociale che la classe dominante (di un determinato periodo storico) riesce ad imporre e fare accettare alle altre classi sociali contemporanee.
Per ottenere che una classe sociale riesca ad imporre e fare accettare alle altre classi il modello socio-economico a lei più congeniale, è necessario che il modello socio-economico in questione venga sponsorizzato il più possibile attraverso tutti i canali disponibili:
- culturali,
- politici e
- MassMediatici (soprattutto).
In effetti la classe oggigiorno dominante rappresentata dai gruppi di persone che orbitano intorno ai poli finanziari, attraverso la finanza e le quote azionarie possiedono e controllano i così detti media MainStream con tutti i loro editori più importanti al seguito.
A questo punto diviene logico intuire che la classe dominante facente capo alla finanza che detiene il possesso/controllo dei media, sarà la stessa che attraverso i suoi media sponsorizzerà il suo modello socio-economico alle altre classi, evitando al contempo che i modelli alternativi possano prendere il sopravvento.
Quindi sempre per logica risulterà altrettanto scontato ritenere che i così detti partiti anti-sistema mandati in onda dai media MainStream difficilmente potranno essere veramente anti-sistema per la semplice ragione che è il sistema stesso a proporceli.
E quindi che si fa? Chi si vota?
La risposta è:
Date uno sguardo a tutti quei partiti NON proposti sui normali canali MainStream.
Tra di loro se si presta attenzione si riescono ad individuare partiti politici che potrebbero avere programmi di governo del tutto ragionevoli o condivisibili, ma che NON vengono diffusi da alcun canale televisivo o radiofonico convenzionale, o lo sono in modo estremamente marginale.
Proprio questi nella fattispecie potrebbero essere i VERI partiti ANTIsistema.
Si tratta di partiti che promuovono esattamente quel tipo di modello socio-economico (misto pubblico-privato) che favorisce il 99% invece del solito 1%.
Per sapere poi quali siano i modelli socio-economici a favore del 99%, si veda la pag MODELLI ECONOMICI.
Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Video su Youtube Alessandro Barbero: Egemonia culturale. Video Lotte di Classe: chi ha vinto? - Alessandro Barbero [Scuola & Università]